LA LUCE DELL'AMORE


LA LUCE DELL'AMORE 
di Francesco e Marianna, nata per salutare chi è con loro in questo momento infinito

Come un canto profumato
dentro il cuore abbiam trovato
un abbraccio ed un saluto
per riempir questo minuto,

e per dirvi che, davvero,
non ci sembra quasi vero
di vedere tanti amici
che ci guardano felici

e vi siamo così grati
per avervi ritrovati,
pur se il posto era distante,
tutti insieme in questo istante

in cui il cuore batte forte
perché vede la sua sorte
come un infinito volo,
dove due sono uno solo.

Fu una cosa di un momento,
ma decisa come il vento,
che percorre cielo e terra
dall’Italia all’Inghilterra.

E se il vento ride e danza,
portò via anche la distanza,
vi posò doni e colori
e il profumo di quei fiori

che viaggiarono oltre il mare,
come un canto da cantare,
o il bocciolo di una rosa
che racchiude già ogni cosa.

Furon mille le parole,
nate tutte dentro al sole
e a ogni incontro successivo
questo sole era più vivo.

Forse il tempo non fu molto,
ma se il cuore sta in ascolto
nulla al mondo mai lo inganna:
così è il cuore di Marianna

che alla vita si abbandona
e la vita è una persona
e la vita è nei suoi occhi
come un mare che trabocchi,
  
dove tutto è più speciale
più profondo, più vitale,
e il colore più cangiante
e il presente in ogni istante.

Tutto il mondo è un grande affresco
che ritrae lei e Francesco,
che la vede e che la sente
come fosse trasparente.

Così batte forte il cuore
di chi crede nell’amore,
di chi dona e sa ascoltare
e non teme di rischiare

ed ha un cuore delicato
come un bimbo appena nato,
ma anche forte ed impetuoso
come l’uomo coraggioso

che un bel giorno, a Piccadilly,
come luce che più brilli,
ha spiegato uno striscione
tutto teso di emozione,

le cui lettere di fuoco
non parlavano di un gioco,
ma di un gesto che ti invita
a donarsi per la vita.

Fu la frase su quel telo
che riempì la terra e il cielo
rese tutto più splendente
e il futuro qui, presente,

sfavillante come argento
sulle ali di quel vento,
che ogni cosa ha rivestito
di bellezza e di infinito.

L’infinito è una parola,
la vediamo qui che vola,
la portiamo come il seme
di una vita nata insieme,

la portiamo come frutti
che vorremmo dare a tutti,
come il fiore tra le mani
nato per colui che ami. 

INDICAZIONI



Francesco e Marianna si sono conosciuti a Londra, per via di una comune conoscenza, in un incontro che si è poi trasformato in una cena, che si è poi trasformata in una serata in cui hanno parlato per ore. Francesco si era trasferito in Inghilterra per alcuni mesi, mentre Marianna si accingeva a ritornare in Italia. Sei giorni dopo, tuttavia, era il suo compleanno, e Francesco non solo se ne ricordò, ma le fece recapitare un mazzo di fiori! Che emozione incredibile! 

Da quel momento iniziò una frequentazione molto assidua, anche se gran parte virtuale, fatta di lunghe telefonate e di incontri nei quali, anche se non frequentissimi, sono riusciti a viaggiare, a condividere tante esperienze e a veder crescere il loro incredibile sentimento. Vista dagli occhi di Francesco, Marianna è una persona che sa rendere tutto speciale, tutto vivo e che vive tutto più intensamente, in un mare di emozioni che solo Francesco riesce a capire e condividere. Francesco, visto dagli occhi di Marianna, è una persona che vive le cose, sa rischiare, crede nell’amore. È un uomo vero e deciso e questo a lei piace molto.

Nel momento in cui le chiese di sposarlo, Francesco e Marianna si trovavano a Piccadilly Circus a Londra. Francesco dispose un enorme striscione che, al momento giusto, fu srotolato con la scritta “Marianna, will you marry me?” (Marianna, vuoi sposarmi).
Sembra incredibile, ma tutto ciò è avvenuto molto in fretta, cadde quasi un anno esatto dal loro primo incontro al momento della proposta di matrimonio!

Il pensiero di Francesco e Marianna per gli invitati è un messaggio di gioia e gratitudine, per dir loro che sono persone care, ringraziarli perché faranno molta strada per raggiungerli e augurare che le cose belle della loro vita durino per sempre, proprio come il loro amore.